candidato sindaco per treviso
IN SICUREZZA: NON SAPER CHE PESCI PIGLIARE
Caro Sindaco,
anch’io c’ero ieri in Piazza Borsa, non per apparire ma per osservare attentamente il fenomeno, impegnarmi per capirlo e cercare di proporre soluzioni efficaci. La sua presenza è fondamentale per far sentire che il Sindaco c’è, ma non basta. Oltre ad esserci serve che lei e la sua Giunta pensiate, decidiate, facciate le cose giuste, assumendovi la responsabilità di guidare bene la nostra città. Treviso se lo aspetta, perché il suo presenzialismo e le sue autocelebrazioni non bastano a dare un’alternativa a questi ragazzi che uno psicologo locale ha giudicato in TV, in modo a mio avviso del tutto inappropriato, delle “teste vuote”.

Stiamo pensando ai nostri ragazzi come a un problema di salute mentale da affrontare con le forze dell’ordine, spingendoli così sempre più lontani da noi. Sono i nostri concittadini più importanti e in via di rarefazione, ma li trattiamo come della merce avariata. Signor Sindaco, cosa stiamo facendo per loro, oltre a schierare un massiccio plotone armato, necessario ma non sufficiente? I negozi chiudono il sabato pomeriggio per la paura, molti cittadini evitano il centro perché si respira tensione e pericolo, la città così muore.

I ragazzi vanno rivalutati per la loro importanza potenziando gli spazi e la rete della comunità, gli agenti sociali, le leve a cui i giovani sono più sensibili:

1️⃣ Parchi naturali in centro? Un’unica misera latrina a cielo aperto, lasciata al degrado” (giardinetti di S.Andrea).
2️⃣ Lo sport è abbandonato, con pochi impianti vecchi mal ridotti e con le associazioni abbandonate a loro stesse.
3️⃣ La musica è ghettizzata, a Treviso si fanno rari e piccoli concerti per i giovani.
4️⃣ Mostre e spettacoli? Bisogna agire sulla promozione delle proposte culturali già in essere e crearne di specifiche per i cittadini più giovani, con l’obiettivo di togliere i ragazzi dalla noia e dall’emarginazione.
5️⃣ Il nostro teatro Comunale si rivolge a un pubblico tutt’altro che giovane, l’Eden è ibernato. Altro non c’è, se non poche ammirevoli iniziative private.

A Treviso c’erano gli Operatori di Strada che svolgevano un ruolo fondamentale di affiancamento ai giovani per aiutarli a risolvere i loro problemi, orientarli, metterli in contatto con chi poteva aiutarli davvero. Purtroppo sembra che la sua Amministrazione li abbia eliminati. Servirebbe invece crederci. 100 vigili armati, insieme a Polizia e Carabinieri, non riempiono le “teste vuote”, perchè se le teste dei nostri ragazzi sono vuote il problema non è di ordine pubblico.

Serve amarli, metterli al centro, confrontarsi ed educarli correttamente alla civile convivenza. Serve PREVENIRE, prima di REPRIMERE.

Per quanto tempo ancora, caro Sindaco, continuerà a sostenere che questa non è un’emergenza?

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