Non parlo di mappa geografica bensì di posizione distintiva.
Treviso ha le risorse e il bisogno di fare un salto di qualità. Deve uscire dal fatalista “mi no vao a combatar” per scegliere, ora, quale dev’essere il suo futuro.
L’aspetto più bello della nostra città è per me il suo inimitabile Stile di Vita. La “Marca Gioiosa et Amorosa” dolce, serena, suadente, a misura d’uomo e soprattutto di donna. La qualità della vita offerta dalla nostra città è per le sue origini e per la sua tradizione molto elevata, ma da molti anni non facciamo nulla per incrementarla. Ci si accontenta della sua conservazione.
Il nostro obiettivo è posizionare Treviso molto in alto nella qualità della vita, diventando la città italiana con la migliore offerta per i residenti, i turisti e i passanti. Nel 2021 eravamo all’11° posto in Italia ma in un solo anno siamo precipitati all 22° (classifica Sole 24 Ore). Dobbiamo invertire immediatamente il trend negativo e lavorare tutti insieme per questo obiettivo attraverso un piano di sviluppo delle opportunità e delle potenzialità, da un lato, e di risoluzione dei problemi e delle criticità dall’altro.
Comunicheremo a breve le nostre linee strategiche per ottenere la miglior versione di Treviso mai vista in tempi recenti. Una città che grazie al suo carattere unico attiri nuovi abitanti, turisti, studenti, lavoratori, investitori e imprenditori. Una comunità che valorizzi i nostri giovani, favorisca le famiglie e la natalità, aiuti gli anziani e i più deboli, viva 7 giorni su 7.